Briosa commedia in tre atti, ambientata ad anni or sono (anni cinquanta), e che vede coinvolti personaggi di varie tinte: Carmelo, uno dei pochi calzolai rimasti che abita nel cortile di quel piccolo paese. Reduce di una brutta esperienza con la sua ex moglie Caterina, la quale, molto attraente, approfittando di queste sue bellezze regalatele da madre natura, decide di lasciarsi andare in una lunga storia d’amore col compare Giovanni. Carmelo, uomo molto caritatevole, riesce a perdonarla. Lei, molto caparbia, e giacché si definiva donna “pia e devota”, contrariamente a quanto le diceva il marito per questa sua insistenza alla preghiera, continua ad uscire di casa per recarsi a Messa… diceva; e, anziché incontrare l’acqua santa finì che spesso incontrava qualche “diavolo”. Batti oggi e batti domani, successe che il marito scoprì la vera ragione di quelle continue “pie” uscite della moglie; s’infuriò tanto che stavolta non volle sentir ragione e la mandò via di casa. Poverino, rimasto solo, decide di risposarsi; pensò stavolta, scottato della brutta esperienza con l’attraente e seducente moglie, di risposarsi con la donna più brutta del paese, Lucia, per stare tranquillo e poter continuare a vivere felice il resto della sua vita. Si dice che: al “pro”, c’è sempre il “contro”, e… quando il diavolo va anche a mettergli la coda…
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